Ti sei mai chiesto che aria si respira nella scuola che frequenta tuo figlio? Molto spesso gli edifici adibiti a scuole non sono proprio sinonimo di salubrità, a volte le strutture
sono vecchie e la manutenzione dei locali non è delle migliori. Parliamo soprattutto delle scuole pubbliche o comunali.
Oggi più che mai, è importante rendersi conto della qualità che respirano i nostri bambini o ragazzi nelle aule e degli spazi comuni nei quali trascorrono 5 ore e più al giorno.
Il fenomeno dell’inquinamento indoor, sempre più diffuso nelle grandi città e nei centri con alta frequentazione, sta prendendo sempre più piede.
Le cause sono molteplici, l’inquinamento dovuto alle polveri sottili derivanti dagli impianti di riscaldamento, i prodotti che utilizzano per pulire o igienizzare gli ambienti ma anche l’alto tasso di
batteri e microbi derivanti dalla presenza di molte persone in uno stesso ambiente, chiuso, per parecchie ore al giorno.
È vero anche che le insegnanti, consapevoli di questo fenomeno, spesso arieggiano le aule, approfittando magari dell’intervallo o del pranzo dei propri alunni.
Ma c’è un’arma in più per combattere il triste fenomeno dell’inquinamento indoor e migliorare notevolmente la qualità dell’aria che respirano i nostri figli a scuola.
Oggi è possibile garantire un’alta qualità dell’aria che respirano i nostri ragazzi sui banchi di scuola, migliorando non solo il loro stato di salute in generale, ma anche garantendo loro la capacità di
mantenere sempre alto il livello di concentrazione e di attenzione. L’aria è la benzina primaria del cervello, e con una boccata d’aria purificata anche il rendimento migliora.
La soluzione si chiama Fotosan, una finitura fotocatalitica che garantisce la purificazione dell’aria negli ambienti chiusi e che si attiva con la semplice reazione della luce.