Spesso in casa ci sembra di respirare aria insalubre, soprattutto durante la stagione invernale nel corso della quale si tende ad aprire meno le finestre e a ricambiare poco l’aria.
Il fenomeno si ripete anche negli ambienti di lavoro dove trascorriamo 8 ore e più al giorno.
Il problema è sentito soprattutto da chi soffre di ripetute patologie respiratorie, dovute più che altro alla mancanza di aria pura negli ambienti chiusi e non, come si crede, al fatto che d’inverno ci si raffreddi per le rigide temperature esterne.
Ma il fenomeno coinvolge tutti, anche le persone che non si ammalano spesso.
Molti sono i dati che riferiscono di un preoccupante aumento dell’inquinamento indoor rispetto a quello outdoor.
Le cause sono innumerevoli: umidità nei componenti edilizi, condensazione del vapore d’acqua nell’aria nell’involucro edilizio, temperatura, correlazione tra umidità e temperatura dell’aria indoor e outdoor, aerazione e movimento dell’aria, distribuzione degli spazi in orizzontale e in verticale, aerazione meccanica, omogeneità e stazionarietà dei parametri microclimatici.
L’urgenza di trovare una soluzione è emersa nel corso degli ultimi anni parallelamente al crescente desiderio di migliorare la qualità della vita in senso lato.
L’aria negli ambienti confinati è diventato infatti un fattore determinante per il benessere personale e di chi amiamo.
Una ricerca condotta dall‘E.P.A. (Enviromental Protection Agency)* in U.S.A. nel 2003 ha analizzato 175 abitazioni in sei diverse aree urbane.
Gli inquinanti rilevati all’interno delle abitazioni contenevano: trieline (smacchiatori), formaldeide (mobili nuovi), composti organici volatili (sigarette, pitture, solventi), stirene (colle), tensioattivi (detergenti).
Alcuni dati sugli inquinanti indoor
Sostanza chimica (e dove si trova nelle abitazioni) |
Concentrazione esterna (microgr/mc) |
Concentrazione interna (microgr/mc) |
Diff. % |
Benzene (moquettes, tapezzerie) |
6 |
15 |
+ 150% |
Cloroformio (solvente di cere, oli, grassi) |
0,6 |
3 |
+ 400% |
p-diclorobenzene (antiparassitario del miele) |
0,6 |
22 |
+ 3.500% |
1,2-Dibromoetano (antiparassitario e fumigante) |
0,03 |
0,05 |
+ 66% |
Cloruro di metilene (propellente spray, solvente caffeina) |
2 |
6 |
+ 200% |
Carbonio tetracloruro (solvente estintori, diluente lavasecco) |
0,6 |
1 |
+ 66% |
Tetracloroetilene (smacchiatori) |
3 |
15 |
+ 400% |
Tricloroetilene (trielina) |
1 |
7 |
+ 600% |
Stirene (mobili, colle, vernici) |
0,3 |
1 |
+ 233% |
1,2-Dicloroetano (intermedio per produzione PVC) |
0,2 |
0,5 |
+ 150% |
1,1-Tricloroetano (solvente lavaggio a secco) |
7 |
30 |
+ 328% |
Eptacloro (insetticida, POP) |
7 |
71 |
+ 914% |
Clordano (insetticida agricolo, POP) |
14 |
198 |
+ 1.314 % |
Dieldrin (insetticida, tossico per pesci, POP) |
0,2 |
3 |
+ 1.400 % |
Esaclorobenzene (fungicida dei semi, preservante legno, POP) |
0,1 |
0,3 |
+ 200% |
o-Fenilfenolo (colla, coloranti, germicida) |
0,6 |
58 |
+ 9.566 % |
Clorothalonil (pesticida in agricoltura) |
0,5 |
0,7 |
+ 40% |
I risultati sono sconvolgenti, se pensiamo che molte di queste sostanze sono presenti anche nelle nostre abitazioni e che inconsapevolmente ne respiriamo quotidianamente una quantità più o meno sopportabile dal nostro organismo.
Per garantire condizioni di salubrità ottimali, sono state definite nel tempo diverse linee guida e normative tecniche che pongono l’attenzione sugli inquinanti, la loro azione sulla salute, gli standard qualitativi ambientali da perseguire e le migliori procedure e tecnologie edilizie e impiantistiche per ottenerli.
Ma al momento sembra che tutte queste precauzioni non siano bastate a purificare l’aria che respiriamo ogni giorno in ambienti dove trascorriamo il 90% del nostro tempo.
Pensiamo anche agli edifici dove i nostri figli studiano, ai centri ad alta frequentazione che siamo soliti visitare nel nostro tempo libero, agli alberghi che ci ospitano, alle strutture pubbliche, sportive e mediche.
L’inquinamento indoor è un fatto, che purtroppo viene frequentemente
sottovalutato per fattori di natura squisitamente culturale, psicologica o storica.
È invece importante essere consapevoli dell’importanza di tenerlo sotto controllo e di ridurlo il più possibile.
Come risolvere il problema dell’inquinamento indoor?
Innanzi tutto misurandolo e scegliendo la soluzione migliore per respirare aria pura, anche dove meno ce lo aspettiamo.
Oggi questa soluzione esiste. E si chiama Fotosan.
Una soluzione pratica, innovativa e semplice come un’imbiancatura che fornisce tutti gli elementi tecnologici per arginare l’inquinamento indoor, rendere finalmente pura l’aria che respiriamo giorno dopo giorno, mantenendo le pareti di casa luminose e splendenti.
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[…] Diverse sono le ricerche che hanno certificato livelli preoccupanti di inquinamento presenti nelle nostre abitazioni, una per tutti, quella condotta dall‘E.P.A. (Enviromental Protection Agency)* in U.S.A. nel 2003, di cui parliamo qui. […]
[…] Per saperne di più, ne abbiamo parlato anche qui […]
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